Al netto della varietà, anche la pianta fa la sua differenza nella produzione di mele. Lo sanno bene ai Vivai Mazzoni, azienda vivaistica di Ferrara (FE), che a Interpoma, la fiera melicola altoatesina, si è presentata con il proprio prodotto di punta, tanto nello stand in fiera, quanto con un simposio, svoltosi venerdì 25 novembre scorso, che ha visto la partecipazione di 200 tecnici del settore e in cui sono stati ripercorsi tutti gli anni di ricerca sul caso fin qui fatti, dalla produzione alla gestione. Parliamo di Bibaum®, la pianta a doppio asse, esclusiva Mazzoni, prodotta in vivaio secondo una tecnica di produzione brevettata.
Questa tipologia di pianta era già nota in passato, ma era poco utilizzata perché il sistema di produzione era lungo e oneroso: al netto di costi e benefici, tanto valeva usare piante classiche. “Noi abbiamo studiato il sistema e, dopo anni di ricerche, abbiamo messo a punto la tecnica per produrre più agevolmente, in vivaio, piante a doppio asse. Il sistema si adatta a ogni tipologia di melo, ma anche di pero e ciliegio”, ci spiega Michelangelo Leis, direttore dei Vivai Mazzoni.
“In questi ultimi 10 anni – riprende il direttore – il Bibaum® sta riscuotendo molto successo, perché rispetto ai sistemi tradizionali consente l’allevamento di un frutteto più razionale a molto adatto alla potatura e al diradamento meccanico, riducendo così la manodopera. Inoltre riduce la vigoria e, facendo filari molto sottili e rami fini, aumenta l’intercettazione della luce da parte di tutte le foglie. In Alto Adige consigliano molto il Bibaum® sui nuovi impianti di Fuji, perché su questa varietà il sistema dà risultati estremamente interessanti, riducendo gli effetti dell’alternanza a livelli accettabili”.
Nuove varietà di melo frutto del gioco di squadra.
Insieme i Vivai Mazzoni, Salvi Vivai e Tagliani Vivai formano il CIV – Consorzio Italiano Vivaisti; a Interpoma le tre aziende hanno portato, ognuna nel proprio stand, le novità varietali sviluppate all’interno del CIV. Tra le novità due cloni di Fuji: Fuji KO-CUV® e Fuji San-CIV®.
La prima varietà, riprende Leis, “è molto colorata, la seconda è striata. Entrambe colorano molto e sono resistenti alle scottature, rendendole ottime per la produzione in Emilia-Romagna, ma si stanno consigliando anche in Trentino Alto Adige, perché qui i primi impianti di Fuji sono ormai verso il fine-vita e perché oggigiorno il mercato chiede Fuji colorate”.
Un’altra varietà portata a Interpoma è un clone della Rubens®: Rubens® Civpeak*, anch’essa club. “Nonostante sia una mela di nicchia la Rubens® è ancora molto considerata, basti pensare che nel Regno Unito, per 3 anni consecutivi, ha vinto il premio come miglior mela. Il nuovo clone colora maggiormente”.
Fonte: freshplaza